
"Una risata ci salverà": la satira religiosa al centro del docufilm pluripremiato di Michelangelo Gregori
Vi segnaliamo il docufilm “Una risata ci salverà” di Michelangelo Gregori, autore e regista e nostro associato, distribuito da OpenDDB - Distribuzioni dal Basso.
Finalizzato nel 2023, dopo un percorso di produzione indipendente particolarmente complesso e una distribuzione faticosa fuori dai circuiti tradizionali, il film rappresenta una delle opere più coraggiose e necessarie degli ultimi anni.
C'è un confine che pochi hanno avuto il coraggio di attraversare: quello della satira religiosa.
Con Una risata ci salverà, Gregori firma un documentario raro, che osa mettere al centro una verità tanto evidente quanto spesso rimossa: ancora oggi, in Italia, ridere del sacro è una pratica pericolosa, carica di tensioni invisibili ma profondissime.
Attraverso una tessitura di interviste a comici, pensatori, artisti e studiosi – Moni Ovadia, Piergiorgio Odifreddi, Giorgio Montanini, il compianto Sergio Staino, Daniele Fabbri, David Le Breton, Arianna Porcelli Safonov, Saverio Raimondo, Filippo Giardina, Simone "Geppo" Metalli, Sergio Spaccavento – il documentario costruisce una mappa viva e dolente delle difficoltà reali che incontrano coloro che scelgono di praticare una comicità senza zone franche, capace di interrogare anche i territori più sensibili del potere.

Michelangelo Gregori
Il film mostra come la satira autentica non sia mai un esercizio gratuito di offesa, ma un gesto culturale profondo: uno strumento di analisi, di emancipazione, di verità.
Nel raccontare il rapporto tormentato tra satira e religione, Una risata ci salverà non cerca facili scandali.
Sceglie piuttosto la via più difficile: porre domande senza offrire risposte comode.
È possibile ridere di tutto?
È ancora legittimo farlo quando il bersaglio è il potere spirituale?
Dove finisce il rispetto e dove comincia l’autocensura imposta dal timore sociale?
Attraverso uno sguardo lucido e partecipe, Gregori evidenzia come l'umorismo autentico – quello che interroga, scardina ma anche resiste – sia una delle più antiche e vitali forme di sopravvivenza culturale.
Non solo arma critica contro i poteri costituiti, ma anche strumento di resilienza collettiva, capace di preservare l’identità umana di fronte alle narrazioni dominanti. In questa prospettiva, la risata assume un valore antropologico profondo: non semplice evasione, ma gesto di resistenza, memoria e rigenerazione, frutto di una lunga tradizione che intreccia comicità, satira, ironia e senso della comunità.
E proprio la religione, come narrazione collettiva potente, resta uno degli ultimi baluardi intoccabili: il luogo dove il ridere smette di essere un diritto naturale per tornare ad essere un atto sovversivo.
Una risata ci salverà non si limita a denunciare: cerca di comprendere. Perché l'umorismo non è una forma di cinismo, ma di intelligenza critica. Perché la libertà di ridere è, prima ancora che una questione artistica o politica, una necessità umana.
Il film, pluripremiato in Italia e all'estero – Miglior Documentario a Inventa un Film di Lenola e all'Apulia Web Fest, Miglior Soggetto al Caorle Film Festival – è stato inoltre selezionato in festival di prestigio come il Los Angeles Italia Film Festival, il Festival del Cinema Città di Spello e il Festival Internazionale del Cinema di Salerno, consolidando il suo valore nel panorama del cinema indipendente.
Distribuito sulla piattaforma OpenDDB - Distribuzioni dal Basso, Una risata ci salverà è oggi disponibile per il pubblico, a testimonianza della forza di un’opera che, nata fuori dai circuiti istituzionali, rivendica con fermezza il diritto di interrogare ogni forma di potere, senza eccezioni.
